Pensione di vecchiaia: quali sono i contributi previdenziali validi

 

Per conseguire la pensione di vecchiaia, oltre ad avere l’età pensionabile, bisogna far valere almeno 20 anni di contributi previdenziali. Ma vediamo insieme tutti i requisiti necessari per ottenere la pensione di vecchiaia. 

 

Requisito anagrafico 

Per la pensione di vecchiaia il primo requisito è quello legato all’età fissato a 67 anni sia per gli uomini che per le donne. La pensione decorre dal primo giorno del mese successivo a quello del perfezionamento del requisito anagrafico e contributivo. Se la domanda viene presentata in ritardo di qualche mese, vengono comunque riconosciuti gli arretrati. 

 

Requisito contributivo 

Per la pensione di vecchiaia è necessario poter far valere almeno 20 anni di contributi di qualsiasi tipo:

  • obbligatori (cioè versati dal datore di lavoro);
  • Volontari (cioè versati dall’interessato);
  • Figurativi (servizio militare o civile, maternità, malattia, infortuni;
  • Da riscatto.

I contributi obbligatori, sia quelli versati dal datore di lavoro, sia quelli direttamente dal lavoratore autonomo, non presentano problemi per il riconoscimento all’atto del pensionamento (sempre che siano stati pagati regolarmente). Discorso diverso è invece quello relativo ai contributi figurativi che, per alcune tipologie, sono riconosciuti d’ufficio, mentre per altre sono riconosciuti solo su domanda. 

 

I contributi figurativi 

I periodi di contribuzione figurativa riconosciuti d’ufficio sono principalmente i seguenti: 

  • Cassa Integrazione ordinaria o straordinaria;
  • Contratti di solidarietà di integrazione salariale;
  • Disoccupazione indennizzata, come la Naspi;
  • Mobilità ordinaria;
  • Disoccupazione speciale edile o agricola; 
  • Indennità antitubercolare; 
  • Malattia e infortunio.

I periodi di contribuzione figurativa riconosciuti solo su domanda sono principalmente i seguenti: 

  • Servizio Militare di leva o Servizio Civile obbligatorio; 
  • Congedo di Maternità o Paternità, anche per periodi al di fuori del rapporto di lavoro; 
  • Congedo Parentale;
  • Permessi e congedi previsti dalla Legge 104/92; 
  • Aspettativa per cariche pubbliche e sindacali; 
  • Assenze per donazione sangue.

Quali contributi valgono per il raggiungimento dei 20 anni richiesti e quali per il calcolo dell’importo della pensione? 

I contributi obbligatori, figurativi, volontari o da riscatto valgono tutti per il diritto ed il calcolo della pensione di vecchiaia. È opportuno verificare però la propria posizione assicurativa per recuperare eventuali periodi mancanti. Gli unici periodi che valgono solo per il diritto ma non per il calcolo dell’importo della pensione sono quelli durante i quali è stato percepito l’Assegno ordinario di Invalidità e quelli durante i quali si è stati occupati nei Lavori Socialmente Utili (LSU) o nei Lavori di Pubblica Utilità (LPU).

 

La verifica per la futura pensione 

Ma come faccio a sapere se tutti i miei contributi, compresi quelli figurativi, sono stati accreditati?

Rivolgiti ad una delle Sedi del Patronato ACLI e richiedi l’estratto della posizione contributiva INPS. L’estratto non solo contiene tutte le informazioni inerenti ai contributi accreditati, sia quelli obbligatori che figurativi, ma anche l’annotazione dell’autorizzazione ai versamenti volontari che puoi aver dimenticato di aver richiesto e, sebbene autorizzati, non sono stati versati all’INPS.