Bonus figli disabili: domande al via fino al 31 marzo

03 FEBBRAIO 2023

Dal 1° febbraio l’INPS, come informa il messaggio 422 del 27 gennaio, ha aperto i canali per trasmettere la domanda ai fini del contributo mensile destinato ai genitori disoccupati o monoreddito che hanno a carico figli disabili. L’identikit del contributo era stato già tracciato dall’INPS nella Circolare 39 del 2022. Si tratta in buona sostanza di un “assegno” mensile vincolato a precisi paletti economici, tra cui ad esempio il valore ISEE (per il calcolo ISEE è possibile rivolgersi alle sedi CAF ACLI o usufruire dell’assistenza online tramite l’area myCAF).

Bonus figli disabili: come fare domanda

Per farne richiesta in relazione all’anno 2023 (che in base alla normativa dovrebbe essere l’ultimo per cui sarà erogato) ci sarà tempo fino al 31 marzo. La domanda può essere fatta o tramite l’INPS (dal portale web, se muniti di SPID/CIE/CNS o dal Contact center al numero verde 803.164 da rete fissa o 06.164.164 da rete mobile a pagamento) oppure tramite enti di Patronato (clicca qui per cercare la sede più vicina del Patronato ACLI). Vediamo allora di riassumere in breve i punti essenziali del contributo.

Bonus figli disabili: chi può chiederlo

L’erogazione spetta ai genitori residenti in Italia (per gli extracomunitari vale il permesso di soggiorno) e facenti parte di “nuclei familiari monoparentali”, cioè nuclei familiari caratterizzati dalla presenza di quel solo genitore, il quale deve trovarsi in una delle seguenti condizioni:

  • disoccupato, cioè “privo d’impiego oppure con un reddito da lavoro dipendente che non superi 8.145 euro annui o 4.800 euro annui da lavoro autonomo”;
  • oppure “monoreddito”, nel senso che il genitore deve ricavare “tutto il proprio reddito esclusivamente dall’attività lavorativa, sia essa prestata a favore di uno solo o di una pluralità di datori di lavoro, oppure che sia percettore di un trattamento pensionistico previdenziale” (quindi, ad esempio, se il genitore avesse un reddito complessivo derivante solo in parte dalla sua attività lavorativa, e per la parte restante da altre fonti non lavorative come la locazione di una casa messa in affitto, non sarebbe considerato “monoreddito”).

 

Bonus figli disabili: serve l’ISEE

Quanto ai requisiti, che in parte abbiamo già elencato, c’è sicuramente da menzionare:

  • l’ISEE (in caso di figli con meno di 18 anni va fatto un ISEE minori), il cui valore non può superare quota 3.000 euro;
  • va poi specificato che la disabilità del figlio a carico deve essere riconosciuta “in misura non inferiore al 60 per cento”.

 

Bonus figli disabili: a quanto ammonta

“In caso di accoglimento della domanda – scrive l’INPS nella Circolare 39/2022 – il contributo sarà liquidato, con cadenza mensile, per un importo pari a 150 euro al mese e sarà riconosciuto dal mese di gennaio per l’intera annualità. Nel caso in cui il genitore abbia due o più figli a carico con una disabilità riconosciuta in misura non inferiore al 60 per cento, l’importo riconosciuto sarà pari, rispettivamente, a:

  • 300 euro mensili, nel caso di due figli;
  • 500 euro mensili, nel caso in cui i figli siano più di due”.

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